Anche il Polesine ha dovuto fare i conti con i controlli serrati della Fiamme Gialle volti a scongiurare i pirati dell’informatica. Ben 34 sono i software illegali sequestrati in tutta la provincia di Rovigo nell’ambito di un’operazione conclusasi in questi giorni e coordinata dal Nucleo speciale Tutela della proprietà intellettuale della Guardia di Finanza. Nello specifico l’operazione ha visto la conduzione di 121 ispezioni presso le sedi di altrettante società dislocate sull’intero territorio nazionale e finalizzate al riscontro della regolare detenzione e utilizzo dei software impiegati nell’ambito delle varie attività economiche. Ogni team operativo nei vari territori della penisola ha visto all’opera gli specialisti della Guardia di Finanza dediti a rilevare anche i contenuti più remoti e nascosti delle memorie virtuali dei supporti informatici. Al termine dell’ispezione sono state riscontrate diverse modalità di violazione del copyright: dalla più comune forma di pirateria informatica ossia l’installazione del software su un numero maggiore di “macchine” rispetto a quello previsto dalla licenza, al “crack” ossia l’utilizzo di programmi illegali che generano una chiave o un codice di attivazione e permettono la conversione di una versione base in una completa e professionale.