WhatsApp, la piattaforma di messaggistica personale più conosciuta al mondo, (conta ormai la strabiliante cifra di 1,3 miliardi di utenti!), rischia di mutarsi a breve in una fucina di virus per gli hacker di tutto il pianeta. Questo a causa della nuova funzionalità introdotta con l’ultimo aggiornamento, la quale permette agli utenti di scambiarsi qualsiasi tipo di “documento”.

Il problema nasce dal fatto che con “documento” si intendano anche i file eseguibili (Zip, far, api, exe, ecc). Per chi non lo sapesse, l’eseguibile è un tipo di file -contenente istruzioni e comandi in codice macchina- direttamente attuabile sul sistema operativo del computer/telefono senza bisogno d’alcun “programma interprete”. Ma se da un lato questa rapidità esecutiva implica dei vantaggi, dall’altra comporta grandi rischi: l’estensione eseguibile, infatti, è tra i più temuti vettori di virus e malware informatici.

Le basi della sicurezza informatica “casereccia”, ci insegnano che un file eseguibile non andrebbe mai aperto se proveniente da fonte non sicura, e assolutamente mai nell’eventualità in cui il nostro sistema operativo non sia protetto da un antivirus potente e aggiornato. In ogni caso, pur se forniti di antivirus, bisogna fare molta cautela poiché gli hacker sono alla costante ricerca di falle nei sistemi di protezione, al fine di prendere possesso delle nostre macchine e, con esse, delle nostre identità virtuali.

Sono pronti gli utenti di WhatsApp a difendersi da questa minaccia? Se nel corso degli anni, anche grazie alla presenza di antivirus sempre più potenti (e talvolta invadenti), l’utente medio “da computer” ha imparato a fare attenzione, nel mondo degli smartphone esiste tutta una fascia di fruitori (molto giovani o molto anziani) abituati a scambiarsi file in totale ingenuità e senza alcuna malizia (informatica, si intende).

Per questo motivo gli esperti pensano che i prossimi giorni saranno lo scenario di un attacco informatico su vasta scala…

Staremo a vedere.

Marcello Argenti