Cloud28+, nato a livello Europeo nel 2015 ed allargatosi su scala mondiale all’inizio di quest’anno, è il catalogo servizi HPE che consente alle aziende europee di individuare facilmente i servizi cloud adatti alle proprie specifiche esigenze di business. Trattasi sostanzialmente di un app store enterprise centralizzato, che comprende più di 18.000 servizi cloud, erogati dagli oltre 500 membri della community Cloud28+ (7% dei quali italiani, tra cui Elmec e Telecom Italia) tra ISV, reseller, system integrator e service provider. I clienti che fruiscono di Cloud28+ effettuano la ricerca in base alla dislocazione del data center o al provider che eroga il servizio cloud richiesto, e ciò assicura la conformità alle normative locali e alle policy aziendali.

Negli ultimi tempi il progetto ha continuato ad espandersi con successo ed oggi, a quasi tre anni dalla sua nascita, compie un ulteriore passo avanti unendo le proprie forze a quelle di un colosso come Microsoft.

Quest’ultimo infatti si unisce a Cloud28 + come partner tecnologico per Azure Stack, estensione di Azure che consente di ricreare l’infrastruttura cloud Azure all’interno di un ambiente locale, godendo di tutti i relativi servizi, in piena ottica ibrida.

Se recentemente era già stata annunciata la compatibilità di Azure Stack con Cloud28+, il vero cambiamento – secondo le parole di Xavier Poisson Gouyou Beauchamps, Vice President of Worldwide Indirect Digital Services di HPE – consiste nel fatto che Microsoft, unendosi come partner al progetto porterà ad un entusiasmante aumento delle opportunità di estensione, creando un canale atto a fornire specifiche soluzioni basate sulla tecnologia di Microsoft Azure ed ampliando il bagaglio di competenze che ruotano attorno a Cloud28+.

Questa importante unione con Microsoft, puntualizza però Poisson, non andrà certo ad intaccare l’anima ibrida del progetto Cloud28+; al contrario, i segnali di questa unione portano a prevederne un consolidamento.

 

Marcello Argenti